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Una Verbania Possibile: bilanci di fine ciclo - 4 Gennaio 2019 - 19:34

luoghi comuni
Mancano nell'ordine: - non ci sono più le stagioni di una volta - piove, governo ladro - si stava meglio quando si stava peggio. Qualcosa di più concreto no eh? Ad esempio, Renato vuoi dirci cosa intendi per Visione di Insieme? Qual è la tua proposta di "insieme" per la città e quale il percorso economico da perseguire per completarla? In 5 anni di opposizione, non si è capito. Magari, con una spiegazione più concreta, riuscirai a convincerne un altro paio al prossimo giro di giostra. Palazzo Pretorio era in vendita (anzi, venduto perchè alla Cosa Comunale non serve a nulla uno spazio "commerciale" nel centro della città): apriti o cielo!!, mancava scomodare il Presidente della Repubblica. Hanno dovuto "inventarsi" uno scopo pubblico per accontentare chi, anche all'interno della maggioranza, vede obiettivi strategici sul nulla (cioè, l'utilità di quei due locali affacciati sulla piazza principale!). Ho percorso di persona, con passeggino appresso, il lungolago di Pallanza nel nuovo tratto contestato: nessuna differenza con il budello di Intra. Tiriamo su anche quello allora, dove però non giungono lamentele: la piazza diffusa funziona d'estate con i dehor dei pub affacciati sul lungolago. Quella strada può tranquillamente diventare a senso unico: i pulman turistici possono permettersi un giro molto largo, le auto passano da sopra. Non vedo quale sia la necessità impellente di avere il doppio senso. Se poi l'autista pigro (gli stessi che vogliono parcheggiare in centro perchè fa male fare 4 passi), decide poi di parcheggiare dove non si può, va da sè che la sanzione sia sacrosanta. CEM: una tale attenzione ad un (ex) Cpi non si è mai vista. Quando ci si siede sulle poltrone del teatro ci si sente un pò troppo osservati: VVF ovunque, insegne luminose di esodo sempre accese (fastidiose direi durante uno spettacolo), un monitoraggio continuo tecnologico manco fosse una centrale atomica. Eppure, in giro per l'Italia, ci sono teatri di 100/200 anni fa quando le nozioni di ancendio erano ancora nella testa di chi non era ancora nato. Altro che REI. Ma pur di far cagnara, si vaneggia che il nostro teatro sia una bomba ad orologeria, Quando poi questo documento verrà approvato, allora staranno tutti sereni e tranquilli, viaggiando magari su una nuovissima auto con batterie al litio. A proposito, mai stati a visionare qualche Cpi ormai scaduto delle scuole cittadine? Lo sai Renato che in alcuni casi andrebbero chiuse? Vi siete poi dimenticati di criticare la Rapetti, la Fondazione, il giardino, il bar, l'architetto e l'ingegnere e perchè no, anche la location. O stiamo assistendo ad un nuovo modo di fare politica? il comunicato in serie... Attendiamo la terza puntata quindi? Rinnovo la domanda alla quale non mi hai risposto: ci sei mai stato? Conti di andarci qualche volta? così, giusto per magari cambiare idea non tanto sull'involucro ma sui contenuti rispetto alla condizione del passato. Infine, ancora una volta si mistificano le intenzioni: nessun centro commerciale - inteso in senso lato, nell'area ex Acetati ma alcuni (forse) nuovi esercizi commerciali delle dimensioni delle GDO già presenti in loco e recupero dell'area da raggiungere in una decina di anni (quando certamente la Marchionini non avrà più alcun potere). Poveri commercianti intresi: hanno certamente bisogno che qualcuno dell'amministrazione dia loro "protezione". Dai Renato, fai outing: sei un berlusconiano convinto, quello a cui sta a cuore l'interesse dei "pochi imprenditori" in confronto all'interesse della comunità. Sei però arrivato tardi: si reitera la stessa cantilena del poverissimo commerciante intrese (poverisssssssimo!) perchè, alla fine e di concreto, altre differenze con gli altri non se ne vedono. Saluti AleB

Zacchera: "ospededale unico finira in niente" - 31 Dicembre 2018 - 21:27

Re: Tutti siamo d'accordo nel volere il meglio
Ciao robi come già ampiamente discusso non penso che un eventuale ospedale unico del vco possa diventare eccellenza, semplicemente perché non ci sono i numeri e quindi non potrà mai acquisire le competenze degli ospedali delle grandi città. Per una certa malattia, qualsiasi ospedale di Milano ha più esperienza in merito nonché apparecchiature mediche specifiche il cui acquisto risulta giustificato dall'uso frequente. Ricordo che tutta la provincia ha, più o meno, gli stessi abitanti di Monza. Per quanto riguarda la modularità espandibilità da te citata, non stiamo parlando di uno stabilimento che può avere necessità di aprire nuove linee o impianti in base all'andamento del mercato. Un ospedale se è correttamente dimensionato per il territorio, non avrà necessità di ampliamenti. In fatto che il progetto di piedimulera sia stato affidato ad una archistar, beh a me non è che dia tutta sta garanzia. Normalmente gli architetti preferiscono fare le cose da rivista di architettura o concettuali piuttosto che le cose funzionale e con criterio. Il teatro Maggiore ne è l'esempio (poltrone scomode, tetto non ignifugo, ecc) però a ha una bella copertura in metallo oppure il progetto del ponte di Genova di piano che i pilastri erano pari al numero dei morti, piuttosto che avere una logica di statica ed economicità di costruzione e manutenzione.

Zacchera: "ospededale unico finira in niente" - 30 Dicembre 2018 - 16:30

Re: Pochi posti letto
Come ben detto da Robi, in 14 anni passati a discutere sull'ospedale unico o plurisede, piedimulera avrebbe fatto risparmiare soldoni alla regione e certamente sarebbe ora un plesso di tutto rispetto. Peccato che sarebbe rimasto troppo lontano dalla città di Verbania che quindi avrebbe dovuto accettare uno svantaggio logistico importante. Detto quindi che l'ubicazione di piedimulera era tra quelle più favorevoli dal pdv costruttivo, Ornavasso collina è stata scelta dalla Politica. Un ponziopilatesco accordo tra le parti per uscire dall'empasse e dal muro contro muro. Saranno i tecnici a dover dire che lassù non si può fare: ma non mi pare si stia andando in questa direzione, anzi. Secondo me la discussione, almeno quella tecnica e non faziosa, finisce alla definizione del lunghissimo termine: se 10 anni sono il periodo sul quale la regione conta di fare risparmio, o per meglio dire quello che alcuni credono sia il termine, allora evidentemente non si hanno ben chiari i meccanismi della finanza pubblica. Ed allora, tanto inutile continuare a parlare sul nulla. Segnatevi questo post: ci torneremo su tra un paio di anni al massimo, quando lo Stato chiederà conto alla Regione di un ospedale unico ma anche plurisede. Dalla sera alla mattina, in maniera altrettanto pilatesca, qualcuno dal suo scranno in regione deciderà quale dei due ospedali chiudere. Con buona pace delle proprie aspettative. Saluti AleB

De Ambrogi: relazione bilancio di previsione - 28 Dicembre 2018 - 18:59

Re: chi li considera successi, chi no...
Ciao renato brignone partiamo da un fatto politico: perchè mai la maggioranza che sostiene l'attuale amministrazione dovrebbe essere stata relegata al ruolo di comparsa? Non possono aver sostenuto questa politica con cognizione di causa, come si dedurrebbe dal comunicato di cui sopra? D'altrocanto qui non funziona come a Roma: non hanno mica chiesto un voto di fiducia su un documento economico. Hanno chiesto un voto SUL documento di programmazione economica (bilancio). Non vedo nulla di strano se non una minoranza che, per arrivare al suo legittimo fine, spera nella defaillance della controparte per portare a casa il risultato. Come se, nella partita di calcio, la squadra avversaria speri nell'autogol della favorita per sperare nella vittoria. Quanto premesso, non vedo nulla di strano nell'elaborare un piano del traffico a fine mandato: cosa facciamo, perdiamo un anno (l'ennesimo dirai!) solo perchè l'avversario potrebbe avere idee differenti dalle mie? Un piano del traffico che parte da una situazione praticamente casuale, dovrà per forza portare un minimo di benefici, qualunque sia il suo contenuto. Sul progetto di insieme si parla ormai a vanvera da anni: ti dirò, a colpi di interventi spot, si sta rimettendo a posta una città ormai da decenni abbandonata all'idea del progetto aulico (quale sia, non lo sapete nemmeno voi che tanto lo decantate): Via XXIV Maggio, Via Madonna di Campagna, Nuova Lidl, Via alle Ginestre, P.zza Matteotti, I lotto Movicentro, etc., ciascuna delle quali si portava dietro certamente una critica. Ma se aspettavamo che la politica metteva insieme il suo progetto di città del futuro, eravamo ancora con il fango sul prato del parcheggio che fu in via XXIV maggio, tanto per dirne una. Sul CEM/Maggiore, lascio perdere l'ennesima critica e ti invito a riflettere su questo dato: [..] Ammontano a 225 mila euro gli introiti della biglietteria del teatro il Maggiore.[..] notizia di ieri su VCO Azzurra. Ora, certamente i detrattori diranno, e ne avranno anche ragione, che con quei soldi manco ci siamo ripagati il sistema anticendio. Io però invito a riflettere da un altro punto di vista: Verbania e la sua cittadinanza comprano cultura. Un dato non scontato: 225k€ spesi per accrescere il proprio bagaglio culturale. Non uscire con la solita foto di Paolini nell'ex Arena: battiti per riportare Paolini nella nuova Arena e faremo 2000 paganti! La cultura è un'attività economica in perdita: ne guadagna il futuro dell'umanità! Sulla Fondazione, l'obiettivo raggiunto da questa Amministrazione è importante: condividere le spese con un altro soggetto pubblico ed uscire dal proprio orticello. Sono i primi passi, sosteniamo invece di criticare qualunque cosa gli giri attorno (a proposito, ci sei mai stato?). Infine, sulla piazza ho già espresso il mio parere qui sul blog: dico solo che non voglio avere più parcheggi in centro città, che la vostra idea di un nuovo parcheggio nell'area ex tennis deve essere approfondita e che il nuovo parcheggio CEM dovrà vedere finalmente la luce perchè la direzione è quella. Portare fuori dal centro cittadino le auto e far pagare i posti. Fosse per me eliminerei del tutto il parcheggio di P.zza F.lli Bandiera, ma c'è bisogno di accontentare il 90% di chi non la pensa come noi. Meglio un parcheggio interrato, a pagamento e con tutti i servizi annessi. Faccio notare che 2.5M€ di mutuo su un bilancio che pareggia ad oltre 60, è un "lusso" che possiamo permetterci. E che quella piazza, anche ne costasse 10 di milioni, deve essere riportata all'uso della città. Ad oggi, è solo un obbrobrio. Saluti AleB

Piazza F.lli Bandiera, FI: "costerà 10 milioni!" - 24 Dicembre 2018 - 16:18

Re: Re: Re: La foto dice tutto
Ciao Hans Axel Von Fersen il rispetto, la cura e la conservazione della cosa comune si ottiene per il tramite di diversi fattori: sociali, culturali, politici ed economici. Per la società e la cultura, ahimè il percorso è troppo lungo per ottemperare alle necessità di breve termine: serve che la politica non si arrenda all'evoluzione della città perchè non capace a mantenere i luoghi e gli spazi e serve che tutto quello che è accessorio al bisogno cittadino sia a pagamento: i bagni pubblici non sono pubblici perchè gratuiti. Non sono più tali nemmeno alla stazione centrale di Milano. Se saranno a pagamento, si toglierà di mezzo tutta l'utenza di cui sopra e, con il ricavato, si potrà mantenere il decoro. Così pure per i parcheggi; infine, per le aree di superficie, la soluzione è la scure-pizzi: videosorveglianza continua e sanzioni. Non entro nel merito del problema spaccio: detto che qualsiasi fatto illecito troverà sempre uno spazio adatto, è questione di Polizia. Gli spacciatori non rimangono sotto la luce del lampione, con qualche volante che passa di tanto in tanto. Non ci arrendiamo all'evoluzione della città e della società solo perchè non siamo capaci: impegniamoci a renderci degni e meritevoli di una città al passo con i tempi e capace di trasformarsi. Lo status-quo fa sempre comodo, fintantochè non ci andrà stretto ma ormai sarà troppo tardi per cambiare. Saluti AleB

De Ambrogi: relazione bilancio di previsione - 24 Dicembre 2018 - 09:44

chi li considera successi, chi no...
Abbiamo sperato fino all’ultimo che il PD verbanese trovasse un pizzico di “amor proprio” ma nulla, Mercoledì 19 Dicembre è passato anche l’ultimo bilancio preventivo di questo sciagurato ciclo amministrativo. Evidentemente alla maggioranza piace il ruolo di comparsa/passacarte a cui questa amministrazione l’ha relegata; Cerchiamo di stilare anche noi un bilancio di questo quinquennio, partendo proprio dal comunicato a firma PD. Verbania ha ufficialmente un piano urbano del traffico, a nostro avviso esistono tre soluzioni differenti per elaborarlo: Entro il primo biennio del mandato così da poterlo mettere in pratica nel triennio successivo; Entro la fine del mandato, elaborandolo con l’intero Consiglio Comunale in modo che gli interventi proposti siano apprezzati da qualsiasi maggioranza governi la città in futuro; A fine mandato, in solitaria da parte di Amministrazione e maggioranza lasciando a chi governerà la città l’onere di utilizzarlo senza che ne condivida gli interventi. Secondo voi quale soluzione sarà stata scelta? Ovviamente quest’ultima. Ciò che ha contraddistinto questa amministrazione è la voglia di apparire, la pagina facebook istituzionale ha perso rapidamente lo scopo di informare i cittadini per diventare una bacheca autocelebrativa, abbiamo perso il conto delle interviste rilasciate riguardanti la nuova farmacia comunale, il market sociale è stato lanciato ciclicamente da inizio mandato e potremmo continuare ancora. Gran parte degli interventi rappresentano più uno spot che un reale progetto d’insieme, abbiamo una colonnina di ricarica elettrica ( ancora non è ben chiaro se sarà destinata a vivere sola o avrà delle sorelle), il primo orto civico al mondo all’ombra, un bilancio partecipato, dapprima senza regolamento poi dotato di uno “flessibile” ( basti pensare all’assessore al bilancio che spiega come “eludere” l’impossibilità di presentare progetti riguardanti eventi). Sul buco nero chiamato teatro abbiamo detto tanto, ricordiamo solo che oggi abbiamo una fondazione, decisione presa ovviamente dalla sola Amministrazione ma che graverà sui governi futuri, e che la commissione d’inchiesta sta facendo emergere parecchie problematiche ( speriamo che il PD voti per prolungare il suo operato). Chiudiamo con quello che sarà il lascito di Marchionini, il progetto di una piazza, voluto solo da lei, che riguarderà solo metà di essa ( come se si decidesse di comprare solo UNA scarpa nuova), che non darà un solo parcheggio in più, costerà circa 7.000.000,00€ di cui 2.500.000,00€ di mutuo e di cui non si ha la certezza di avere i fondi necessari a terminarlo. Purtroppo le storture di questo ciclo amministrativo sono talmente tante che ci riserviamo di pubblicare un secondo comunicato durante le vacanze.

Forza Italia su Piazza Fratelli Bandiera - 21 Dicembre 2018 - 21:32

Re: Da che pulpito
Ciao Con Silvia per Verbania Mi si perdoni... Ma la spesa per il teatro, indipendentemente dalla variazione cem, è stata fortemente voluta dalla giunta Zanotti che con atti si impegnava alla realizzazione vincolando di fatto la città e la giunta successiva. Il progetto Zacchera è costato 18 milioni (mi si perdoni se approssimo) e quello Zanotti invece sarebbe costato 12,8 milioni (o forse 13,8). Fortunatamente nonostante il cem sia costato di più in assoluto per le casse comunali contrariamente è costato di meno rispetto al progetto Zanotti grazie al fatto di aver usufruito di contributi europei, non previsti per il progetto Zanotti. Ecco, questa è la realtà che ogni tanto mi tocca rispolverare per rinfrescare la memoria a qualche furbetto - smemorato di Collegno

Piazza F.lli Bandiera, FI: "costerà 10 milioni!" - 21 Dicembre 2018 - 13:54

La foto dice tutto
Basta guardare la foto che ricostruisce il progetto per comprenderne l'assurdità. Si spendono ben 7 milioni di euro per trasformare solo un quarto dell'area Di spendono ben 7 milioni per diminuire preziosi posti auto. Si elimina un'area che per la città è più utile che rimanga così come è adesso. Si spenderanno tanti soldi per stare peggio.

Piazza F.lli Bandiera, FI: "costerà 10 milioni!" - 21 Dicembre 2018 - 11:06

Re: eh no
Ciao lady oscar, esattamente così, i cittadini devono riappropriarsi delle città e delle piazze e non lasciarle in balia delle auto. Le città appartengono alle persone e gli spazi cittadini servono per essere da esse vissutoli, non delle auto. Se poi queste servono per andare al lavoro, sacrosanto diritto in tal caso ma spesso solo per spostarsi con comodità personale, allora diviene un dovere delle amministrazioni fornire agli utenti, lavoratori e non, gli spazi necessari ma non si pretenda che essi siano sempre gratuiti, soprattutto nelle piazze centrali delle città che i residenti stessi chiedono vengano riqualificare perché da troppo tempo lalasciate n balia del degrado o ridotte a meri parcheggi. Esattamente la volontà espressa più volte dai residenti del Rione Sassonia di Intra presso il Comitato di Quartiere ove è stato chiesto un intervento di recupero di piazza F.lli Bandiera che sia equilibrato tra presenza di spazi verdi, spazi tecnologici, spazi di incontro, spazi percorribili a piedi e vie di collegamento con il vicino Rione S. Anna a Pallanza e la giusta disponibilità di posti auto, non solo in piazza ma anche nelle zone limitrofe (calzante a tal proposito è l'esempio del previsto parcheggio multipiano presso l'ex Padana Gas che permetterà il rapido raggiungimento a piedi del centro di Intra). Richieste che hanno trovato il riscontro cercato nel progetto proposto dell'amministrazione Marchionini. Per finire i costi sono quelli previsti da tempo e necessari per la realizzazione di un'opera importante richiesta da quasi 40 anni, come gia detto più sopra 7.400.000€ e non gli strumentalmente sbandierati 10.200.000€.

Piazza F.lli Bandiera, FI: "costerà 10 milioni!" - 17 Dicembre 2018 - 17:10

Re: Re: Priorità parcheggi
Ciao AleB NO! Inanti tutto Verbania non è una città come Milano dove ogni metro quadrato è prezioso e deve essere diviso. LA piccola Verbania si può permettere aree di sosta. Quei parcheggi vengono utilizzati da chi quotidianamente si reca a Intre per lavorare (commesse, parrucchiere, segretarie ecc.), Se già c'è uno spazioe per parcheggiare, perchè eliminarlo per rendere la vita più difficile a chi quotidiamente gravita su Intra?

Piazza F.lli Bandiera, FI: "costerà 10 milioni!" - 17 Dicembre 2018 - 14:45

Re: Priorità parcheggi
Ciao Giovanni% sarebbe però anche venuta l'ora di smetterla di pretendere che il pubblico sovvenzioni posti auto che cittadini o turisti utilizzano per il proprio mezzo: parafrasando quella vecchia battuta, "hai voluto l'automobile? ora paghi il parcheggio!". Quanti di noi si sono recati, almeno una volta nella vita, nella vicina Locarno: mi risulta che i parcheggi in centro siano molto pochi, carissimi così come carissimi sono i silos nei dintorni del paese. D'accordo che siamo tutti più stanchi e più vecchi, ma questo non ci esime dal pagare quanto dovuto: lo spazio non è sempre gratuito. Se i locali pubblici pagano il plateatico per l'occupazione di spazi pubblici all'aperto, non vedo perchè non si debba pagare un parcheggio in centro città. Se mai si dovesse concludere la vicenda ex-Padana Gas, ci sarà un altro silos alle porte della città (a pagamento, sia chiaro!) così come sono sempre liberi i posteggi, meno curati, lungo il riparo del S.Bernardino. Il problema semmai è quello del parcheggio Rosmini: se pago, pretendo qualità, decoro e sicurezza. Quanto non sta avvenendo nel silos in questione. La città ha diritto di recuperare spazi propri e, questo progetto, recupera spazio pubblico garantendo lo stesso numero, auto in più-auto in meno, dei posteggi ora presenti: spero vivamente che anche questi diventino a pagamento. La comodità di paga: chi vuole risparmiare, ha tutta la città per farlo. Saluti AleB

Alcuni sindaci tornano sul nuovo ospedale unico - 17 Dicembre 2018 - 13:50

La realtà dei numeri
Quale sventurato cittadino, o suo rappresentante, non tiferebbe per avere l'ospedale sotto casa, così come il lavoro, il supermercato, la lavanderia, il medico di famiglia, l'asilo, la scuola... Si badi bene però ad avere un Ospedale degno di tal nome, efficace ed efficiente, con i migliori professionisti a nostra disposizione. Rigorosamente davanti l'uscio di casa. Eppure i numeri dicono tutt'altro: senza addentrarsi nei meandri dei conti economici, dicevano quei tali che "il bilancio dello Stato è talmente grande da potersi permettere un welfare degno dei Paesi scandinavi"; quei tali che oggi giocano con lo zero-virgola perchè evidentemente i numeri sono numeri ed i loro predecessori s'impantanavano sugli stessi scogli. Così verrà il tempo che, a livello regionale, la futura giunta dx-centro-5S-4comete dovrà nuovamente sbattere contro il muro dei numeri. Uno dei due nosocomi (il terzo ha di fatto già chiuso), chiuderà e verrà relegato al Condominio della Salute, quello in cui si fanno i prelievi per poi essere ospedalizzati altrove. Qualche numero potremmo anche darlo, quelli più emblematici di una situazione che non può essere sostenibile. Correva l'anno 2017 ed i nuovi nati nel VCO si ripartivano come segue: DOMO: 128 VB: 433 http://www.ossolanews.it/salute-e-benessere/nascite-nel-vco-nel-primo-quadrimestre-dellanno-lieve-incremento-rispetto-al-2017-14163.html Due reparti ginecologico-ostetricia per un solo ospedale (almeno dal punto di vista formale): insieme superano la soglia minima, universalmente riconosciuta come quella di sicurezza, ma è solo un inganno matematico. I reparti sono differenti e, pur avendo a rotazione le stesse professionalità, non sono entrambi preparati a gestire i casi più difficili. Lo dice la OMS, non il sottoscritto. E così via dicendo per tutti gli altri rami della salute. Se, come auspicato dai tanti commentatori, si cambierà timoniere in regione ma anche in città (VB), probabile che verrà affossata l'idea del nuovo nosocomio: i nostri eroi, quelli che oggi giocano al pallottoliere perchè credevano di poter fare politica con i numeri dei conti economici, arriveranno presto al muro e prenderanno le decisioni dell'urgenza e della mancata pianificazione. Ringrazieremo quelli che oggi hanno cambiato idea solo per finalità elettorali e quelli che oggi tifano per schiantarsi contro la parete dei numeri. A chi non piacerebbe avere la clinica privata sotto casa, peccato che in pochi se la possono realmente permettere. Saluti AleB

Area Acetati una nota degli ambientalisti - 11 Dicembre 2018 - 09:32

Re: Re: Re: Re: Re: Obiettivo bonifica del sito
Ciao Con Silvia per Verbania, non rispondo in merito al forno perché s'è già ampiamente dibattuto all'epoca del referendum ma rimango sulla questione acetati. Ritenere che una città come la nostra possa campare solamente di turismo è utopia: Non siamo Venezia o Firenze ma siamo Verbania che ha turismo un buon turismo 3 mesi l'anno. L'economia si sostiene con le industrie e la Svizzera e la l'Austria fa i ponti d'oro agli industriali italiani. Conosco personalmente 2 imprenditori che hanno delocalizzato in Ticino. Far fallire Acetati? Non auguro il fallimento a nessuna società ma Acetati è già fallita di fatto perché esclusivamente con una speculazione edilizia, il Tribunale la terrebbe in vita. Ad ogni modo è più agevole trattare con un proprietario col quale si può "trattare" perché ne ha la possibilità economica e non ha la spada di Damocle del Tribunale sulla testa piuttosto che trattare con una società che può solamente agire in uno solo modo perché in alternativa deve portare i libri in Tribunale. Se devo barattare le patate preferisco barattarle con Giacomo che può offrirmi carote, lenticchie, pere e magari si offre anche di pelarmi le carote piuttosto che barattarle con Tommaso che ha solo mele di cui alcune bacate e non può agire diversamente. Chiunque rileverà tale area dovrà bonificarla e comunque non tutte le industrie sono inquinanti. La stessa italpet (o come ora si chiama) nonostante l'imponenza degli impianti, non mi risulta inquini. Il turista viene per il lago, per le gite col battello, per le isole, per le ville, per la Trinità, per la Val grande, per Santa Caterina non viene e non verrà perché c'è un area commerciale come la possono trovare vicino a casa loro, probabilmente più grande, più economica Saluti

Da VCO al corteo NO TAV - 10 Dicembre 2018 - 14:33

Infrastrutture, logistica e trasporto sostenibile
Proporremo in Consiglio Comunale una Ordine del Giorno a favore della TAV, infrastruttura strategica per il Nord Italia e non solo. Come da noi sottolineato in occasione del Convegno “Passaggio a Nord-Ovest” tenutosi a Verbania lo scorso 27 ottobre 2018, da noi organizzato e promosso, piemonte, Liguria e Lombardia hanno bisogno di corridoi di collegamento infrastrutturali con l'Europa, in primis la TAV, alta velocità ferroviaria per il trasporto sostenibile su rotaia, senza dimenticare il terzo Valico dei Giovi, altra priorità nell'ambito del collegamento con l'Europa centrale per il trasporto delle di merci che transitano giornalmente dal porto di Genova. Il traffico di merci va spostato il più possibile su ferro, per decongestionare dal traffico le grandi arterie stradali, ridurre l'impatto su di una rete stradale e autostradale in parte obsoleta e non più in grado di sopportarne il transito massiccio e diminuire drasticamente le emissioni nocive del trasporto su gomma. Come abbiamo sottolineato in più occasioni e in sede di convegno, se un tempo ci si poteva permettere di sacrificare l’ambiente in nome dello sviluppo oggi lo sviluppo deve tutelare i territori: deve necessariamente affermarsi il connubio Sviluppo-Ambiente. La TAV è frutto di accordi internazionali che vanno rispettati, pena il risarcimento milionario alle imprese vincitrici dell’appalto e la restituzione all’UE dei finanziamenti ottenuti*. La lista civica Con Silvia per Verbania, in accordo con il coordinamento delle liste civiche del Nord Ovest, si schiera fortemente a favore della TAV ed esprime soddisfazione per l’esito della manifestazione tenutosi a Torino lo scorso 10 novembre, nella convinzione che questo tema non riguardi però solo la città di Torino ma sia il “core business” che tiene letteralmente in vita l’intero Nord, dal Friuli al Monviso, che ha fondato il suo sviluppo sulle esportazioni nazionali a tutta la Europa passando dal Nord Ovest Italia. Bisogna guardare al futuro, portare a termine le opere iniziate, salvaguardare i posti di lavoro di chi sta lavorando e condividere con tutte le forze politiche cittadine favorevoli una mozione in appoggio alla realizzazione della linea di alta velocità ferroviaria Torino Lione. *https://mobile.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-12-06/tav-l8217-europa-avverte-se-l8217-italia-ritarda-i-lavori-dovra-restituire-i-soldi-ricevuti/AEvSoHuG

Area Acetati una nota degli ambientalisti - 10 Dicembre 2018 - 11:34

Re: Re: Re: Re: Obiettivo bonifica del sito
Ciao Hans Axel Von Fersen dobbiamo però essere seri: non solo nessuna Amministrazione passata ha mai pensato ad una nuova industrializzazione dell'area ma nemmeno nessuna fazione politica lo ha nei suoi programmi di medio e lungo termine. Ma dimentichiamo anche una cosa fondamentale: un'industria vive di trasporti, materie prime e semilavorati in ingresso, materie semilavorate o finite in uscita. Quale imprenditore investirebbe in una località come la nostra, dove l'ingresso alla città è notoriamente difficoltoso e non adatto al trasporto su gomma dei mezzi pesanti? Dozzine di capannoni, anche nuovi, giacciono fermi lungo le tratte autostradali più trafficate (A4 in primis, lungo le tratte venete). Qui si parla ormai di spostare le industrie in Bielorussia e noi fantastichiamo sul ritorno delle stesse sul territorio, magari sperando in qualche intervento statale/regionale (o comunale!), lo stesso Stato/Regione che fatica a riconoscerci territorio di confine con quei vantaggi da zero-virgola che ci spetterebbero di diritto. A tutti piacerebbe un ritorno alla Manchester d'Italia dell'era del cotone, non fosse altro per la prosperità economica ed un lavoro che oggi ci costringe a lunghe trasferte giornaliere, se non proprio a cambiare residenza: ma è utopia, un sogno che rimane nel cassetto se vogliamo fare ragionamenti concreti. Oggi l'industria si chiama Turismo: la stessa che sulle rive del Garda ha creato circoli economici di grande portata. Il turismo non è solo svago e benessere ma anche commercio: il turista è quello che spende e che è disposto a farsi 200km per arrivare al CENTRO di Arese, quello che muove l'economia locale ma anche quella nazionale con la sua spesa quotidiana. La realtà è ahimè questa: concentrarsi sulle soluzioni del momento invece che sperare nelle aste giudiziarie. E' questo che dovrebbe fare - e sta facendo, un bravo amministratore. A parti inverse, e così come è successo nell'affaire CEM, l'opposizione avrebbe preso le stesse identiche strade. Saluti AleB

Area Acetati una nota degli ambientalisti - 10 Dicembre 2018 - 05:52

Re: Re: Re: Re: Obiettivo bonifica del sito
Ciao Hans Axel Von Fersen certamente la gestione e relative spese del nuovo forno crematorio se la potrebbero accollare l'amministrazione comunale ma questo avrebbe distratto molte risorse non consentendo così l'attuazione di importanti progetti di primaria importanza, oggi in fase di realizzazione. Un esempio su tutti il recupero del patrimonio immobilare, storico e turistico, di Verbania quali palazzi Pretorio, Viani Dugnani, Biumi Innocenti, Cioja, Villa San Remigio e ora Villa Simonetta (in totale degrado erischio crollo), tutti interventi eseguiti con fondi comunali. Pensiamo sia più importante investire, ripetiamo, investire nel nostro patrimonio immobiliare storico per lo sviluppo di un turismo culturale (arte, storia, cultura) da affiancare a quello prettamente di svago, fondamentali per una città che ambisce a divenire prettamente turistica. Per concludere l'annosa discussione su Acetati ribadiamo quanrto detto da noi ma anche da altri cittadini qui intervenuti, che permette inoltre un illuminante collegameto con quanto or ora affermato sui necessari investimenti per un auspicabile sviluppo turistico della citta: qualsivoglia attività turistica non potrà fare a meno di quelle realtà economiche a supporto della stessa, e le idee contenute nel master plan Acetati consentirebbero anche tale sostentamento al turismo, quello auspicato anche da info all'interno dell'area. Ma secondo lei, invece, il progetto da seguire consiste nel far fallire Acetati per sbarazzarsene, piuttosto che agevolarla perché riesca a vendere i lotti immobiliari ai privati e intervenire quindi a spese sue sulla bonifica; procedere poi alla vendita dei terreni inquinati a presunti acquirenti privati che mai potranno essere industriali, perché intenzione dell'amministrazione è quella si disinnescare una bomba ecologica posta in centro città e perseguire progetti che siano ecocompatibili ed ecosostenibili, per cui essi si dovrebbero accollare la totale spesa per la bonifica per poi investire fortemente in progetti economici nel campo del comnercio per finanziare di altri, auspicabilmente al servizio della città, della persona e del turismo. I nostri migliori auguri. Cordiali saluti.

Area Acetati una nota degli ambientalisti - 9 Dicembre 2018 - 10:14

Idee e necessità di breve periodo
Si continua a puntare il dito sugli spazi commerciali e si dimentica la destinazione per tutto il resto: tra l'altro qualsivoglia attività turistica non potrà fare a meno di quelle realtà economiche a supporto della stessa. Il concetto espresso dalla Lista Civica mi sembra - evidentemente solo a me ed a pochi altri, tanto semplice quanto disarmante: serve disinnescare l'ordigno burocratico che, una volta esploso, causerebbe macerie dalle quali qualsiasi ricostruzione diventerebbe una missione impossibile. C'è chi preferisce evitare un'esplosione e c'è chi quell'esplosione la cerca con forza, pensando di ricostruire meglio da quello che ne rimarrà. Vivono evidentemente una realtà diversa dalla nostra: quella che non riesce a rimettere in piedi un parcheggio, quello di Via sanzio, figlio dello stesso tipo di esplosione; un fallimento che si porta dietro un rudere invendibile (diverse le aste andate deserte) e che rimane alla città come monito. Stiamo parlando di 4 mura in CA: evidentemente non serve come esempio di quello che potrà accadere a tutta l'area Acetati una volta dichiarata fallita la società. Io rimango dalla parte del FARE, anche con tutte le idee espresse qui ed altrove (c'è appena stato un workshop sul tema, giusto perchè le cose le stanon facendo sotto banco!) che non escludono comunque spazi commerciali in senso lato. Ma, ormai stanco di sentire la stessa filastrocca, mi piacerebbe davvero che le cose andassero come sperato dai più, per ritrovarci qui tra 10 anni e prendere atto che il periodo storico in cui viviamo non è quello in cui tanti credono di vivere. Saluti AleB

Area Acetati una nota degli ambientalisti - 9 Dicembre 2018 - 02:04

Re: Re: Obiettivo bonifica del sito
Ciao Hans Axel Von Fersen infatti a oggi il forno crematorio, come previsto, resta sulle croste del comune che, come previsto, ha in più occasioni dovuto fermare l'impianto per poter effettuare interventi di manutenzione straordinaria per consentire il rientro delle emissioni nei paramenti di legge, con conseguente spese extra, come previsto. Ci complimentiamo dunque con le argomentazioni di HAVF che, anche in questo caso, vede unicamente speculazione a favore di privati con l'avallo dell'amministrazione, invece che un'importante possibilità per la città per recuperare un'area centrale da restituire ai cittadini evitando grande spreco di denaro pubblico. Come poi abbiamo già evidenziato, ma lo ribadiamo per comprensione di alcuni, se si lasciasse fallire Acetati l'intera operazione di bonifica ricadrebbe sulle finanze comunali, senza se e senza ma. Dopo di che, come già detto, non vi sarebbero le finanze necessarie per la realizzazione di alcunché, tanto meno terme, acquapark o parchi gioco avveniristici. Oggi più che mai uno dei principali compiti della politica, per quanto ciò possa non interessare o addirittura infastidire alcuni, è quello di tutelare territori e ambienti, perché è da essi che dipendono produttività, competitività, turismo, oltre che benessere e qualità della vita. Se non si comprende questo ogni altro proposta non potrà mai trovare reale applicazione.

Area Acetati una nota degli ambientalisti - 8 Dicembre 2018 - 01:50

Obiettivo bonifica del sito
In linea con i valori di verdi e ambientalisti riteniamo importante sottolineare come l'interesse primario dell'amministrazione comunale sia quello di restituire l'intera area industriale ex Acetati alla città bonificata da qualsiasi contaminate riportandolo alle condizioni ambientali naturali pre-industriali, questo per poter consentire l'attuazione di qualsiasi tipo di progetto che preveda servizi alla citta, ai cittadini ed economici. Ma per far si che gli interventi di bonifica e/o risanamento ambientale, obbligatori per legge, vengano eseguiti a spese di Acetati e non del Comune di Verbania, ovvero dei cittadini di Verbania, è necessario che l'azienda recuperi le necessarie finanze (che attualmente non ha, non tutte) attraverso la vendita delle porzioni immobiliari da essa detenute e questo prima che il Tribunale di Torino decreti il fallimento del gruppo. Da qui la necessaria fretta dimostrata dall'amministrazione a portare a conclusione tale progetto, Molti lo vedono come un intervento pubblico per sanare i debiti di un privato, noi vediamo questa operazione come un importante opportunità, unica osiamo dire, per il suo recupero da addebitate in toto ad Acetati attraverso lintervento economico del privato investitore interessato primariamente all'acquisto del lotto economico-commerciale senza escludere possa poi investire ulteriormente. Diversamente, se si lasciasse fallire Acetati non vi sarebbe più alcuna speranza che essa proceda al completamento della bonifica e ciò renderebbe i terreni messi all'asta non appetibili ad alcun acquirente, nemmeno se svenduti, perché contaminati. Per poi arrivare un giorno, come detto, a dover procedere per legge ad opera del comune con una spesa molto importante e a quel punto non vi sarebbero più le risorse per poter solo immaginare di affiancare alla porzione commerciale del sito anche quelle dedicate alla città e alle persone, ovvero i restanti due lotti, e nemmeno di trrovare un partner privato che finanzi questi interventi al 100% perché troppo onerosi. Il recupero ambientale immediato è, per noi, la chiave di volta.

Area Acetati una nota degli ambientalisti - 6 Dicembre 2018 - 11:24

Un pò di Storia
Vorrei ricordare agli estensori ed agli altri commentatori della nota sull' ex Acetati o Montecatini, che circa quattro anni fà era stato ipotizzato da SEl e cittadini Con Voi - UnaVerbaniaPossibile- una possibile definizione urbanistica e di destinazioned'uso dell' area in oggetto. Ovviamente i tempi non erano "maturi" per arrivare ad una definizione effettiva sia urbanistica che finanziaria, ma comunque le ipotesidi lavoro espresse erano certamente più allettanti per la città di Verbania ( come ad esempio, se ben ricordo ), installare all'interno dell' area un campus universitario di ricerca e studio completo di tutte le sue strutture, ed un parco urbano attrezzato tra il San Bernardino e l 'ex complesso industriale. Questo solo per far riflettere che il problema non è di oggi e che già nel gennaio de 1997 fu redatto un " ipotesi di programma integrato per la citta Di Verbania" nel'' ipotesi dell' attuazione della Legge Reg. n°18 /1966 e n° 179 /1992 . Uno studio composto da tre dispense di vari autori che prendeva in considerazione un possibile ridefinizione urbanistica della città. Non Mi dilungo oltre ma mi preme far notare che quell' area baricentrica alla città merita un destinazione più "importante" di quanto proposto. Cordialità a tutti Ugo Lupo
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